LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo proposto da Amina Narimi
Devozioni Terrestri

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Tocco la terra, madre della mia ombra

Attraverso vi corre un bimbo

infaticabilmente immaginato.

 Sonoro il mese di aprile

duole di trasparente.
Ogni terra è assenza
dopo la nascita.
Dopo il seme
ogni fiore è stella.
Per questo la radice
ha forma di spina o pioggia o morte
che sostiene silenzi.
Può scordare l’uomo il futuro o la sorte,
può bruciare il tempo le pagine o il bacio,
può ossidare la notte i giorni del diamante,
però mai la terra
e la sua fatale memoria di galoppi lontani.
È un patto. E lo dico
con la cenere incerta
del viaggiatore sulle labbra.
È il debito del mare
che ci resta sulla lingua
attraverso l’acqua e le sue mappe.
È l’alta somiglianza
della notte negli occhi
che imita distanze.
È il gesto d’uccello
della mano lanciata.
È l’albero che irrompe
dai labirinti
dell’anno infaticabile,
certamente vivo
come uno stormo.
Tocco la terra. Odo piovere.
I frutti dentro lei corrono
come giorni planetari.
Un lombrico dorato si trattiene
nel palmo della mia desolazione:
tra lui e questo giorno
ci sono fiamme insalvabili.
Attraverso vi corre un bimbo
remotamente sempre
chiamando le distanze.
Io mi avvicino e lo nomino.
Io mi avvicino e lo abbraccio.
Ma lui corre per prati di lune specchianti,
per boschi dove il cielo è un albero azzurro,
per nebbie dove il tempo è un frutto pallido.
Entra ed esce dal giorno
con l’innocenza rapida
del fiore nella pioggia.
Qualcuno lo sta chiamando
da lampade lontane.
E lui corre senza sapere
che non esce dall’unica
terra della memoria.
Che lo spazio terrestre
sempre sarà il primo,
inesauribile giorno convocato.
Che non cambia la luce
prima tra gli occhi.
Solo cambiano l’ombra,
il sogno e le sue spade.
Che solo vive l’uomo
d’amore per la terra,
e la terra lo intende.
Però lui continua a correre
la sfera trasparente
della prima sorte,
verso le fonde case
della luce invisibile,
perché qualcuno lo sta chiamando
e lui porta tra le mani
un pugno di terra
fino all’amato azzurro.
 

 

[ Tratta dal libro “Poesie imperdonabili” curato e tradotto da Tomaso Pieragnolo per Passigli nel 2011 ]

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.